Il caso del delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi affrontato da Massimo Giletti a ‘Lo Stato delle Cose’. Lo sfogo.
Il delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi continuano a tenere banco sia per via delle indagini in corso sia per le varie analisi che anche i media stanno portando avanti in questi mesi. Oltre allo “scoop” sospeso de Le Iene, ad occuparsi di alcuni dettagli particolari è stato Massimo Giletti durante la sua trasmissione ‘Lo Stato delle Cose’ dove il focus è andato ancora una volta sul pc della vittima e alcuni video po**o visti dal dispositivo.

Delitto di Garlasco: il giallo dei video sul pc di Chiara Poggi
Nel corso della recente puntata de ‘Lo Stato delle Cose’ con Massimo Giletti sono stati affrontati svariati aspetti del giallo del delitto di Garlasco con particolare riferimento alle affermazioni di uno dei periti incaricati dal giudice Vitelli, quello che aveva assolto Stasi in primo grado, di analizzare il suo PC. L’uomo, in quella circostanza, aveva rivelato la presenza di materiale po**ografico sul PC di Chiara, scaricato in orari in cui la giovane era al lavoro. Da qui l’ipotesi che ad utilizzare il dispositivo siano stati, magari, il fratello e i suoi amici. Non solo. Nello stesso pc erano presenti anche dei video intimi dei due fidanzati, Chiara e Alberto, cosa che probabilmente aveva portato la ragazza a voler proteggere con una password.
Massimo Giletti non ci sta: lo sfogo
A seguito di queste discussioni sul pc della Poggi, in studio si acceso il dibattito con Umberto Brindani che ha sintetizzato tutto ponendosi una semplice ma importantissima domanda: “Nel luglio 2007, poco prima dell’omicidio di Chiara, delle persone nella sua camera guardavano intensamente video po**o… chi sono queste persone? E perché Chiara un mese prima aveva deciso di criptare la cartellina con i video intimi?”.
Un quesito al quale il conduttore Giletti ha risposto con un duro sfogo: “Io non lo so, ho sempre detto che era importante evidenziare tutti gli errori che sono stati fatti in questi allucinanti anni…”. E ancora: “Qualcuno continua a chiamarli errori, a me sembra ci sia qualcos’altro sotto“, ha detto lasciando un alone di sospetto sull’intera vicenda.